LE TRAVI PREM DI STERCHELEGROUP

La Trave PREM; Morfologie e Terminologia; Categorie Strutturali; Campi di Utilizzo; Modelli prodotti da StercheleGroup.


LA TRAVE PREM

Una Trave Prefabbricata Reticolare Mista, o Trave PREM, è un elemento prevalentemente inflesso costituito da una trave metallica reticolare, con o senza un fondello prefabbricato in calcestruzzo, inglobata in tutto o in parte in un getto di calcestruzzo in opera.

La parte prefabbricata di una Trave PREM, prima del getto integrativo, è identificata anche come “traliccio”; per questo motivo queste travi si identificano anche come Travi Tralicciate Miste o anche Travi Tralicciate in Acciaio conglobate in un getto di calcestruzzo collaborante.

L'acronimo PREM (Prefabbricata REticolare Mista) è un nome di genere a cui ciascun produttore affianca il proprio marchio commerciale per caratterizzare le specificità del proprio prodotto.


MORFOLOGIE E TERMINOLOGIA

Le parti principali che costituiscono il traliccio sono:
- il corrente inferiore;
- il corrente superiore;
- l'anima.

Il corrente inferiore può essere costituito in alternativa da:
- barre longitudinali inglobate in un fondello prefabbricato in calcestruzzo;
- un largo piatto d’acciaio (fondello) e da eventuali barre longitudinali saldate allo stesso;
- Barre longitudinali senza fondello nè di cls nè di acciaio.

In funzione della tipologia del corrente inferiore, le Travi PREM si dividono nelle tre morfologie seguenti:

Figura 1 - Morfologie di Travi PREM: 0) senza fondello, 1) con fondello in acciaio, 2) con fondello prefabbricato in calcestruzzo. 

(Immagine tratta dalla "Guida-Tecnico Operativa per il Professionista" di Assoprem)

CATEGORIE STRUTTURALI

Le Travi PREM "canoniche" vengono inquadrate nelle specifiche Procedure Ministeriali (Linee Guida per l'utilizzo di travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante e procedure per il rilascio dell'autorizzazione all'impiego emanate in riferimento al Capitolo 4.6 delle NTC 2008) nell’ambito delle strutture in c.a./c.a.p. o in quello delle strutture composte acciaio-calcestruzzo. Testualmente il documento riporta: L’espressione “travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante” indica, in termini generali, una tecnica costruttiva che comprende numerosi tipi di travi tralicciate.

In merito a queste travi il capitolo 4.6 delle NTC 2018 è molto diverso nella forma ma analogo nella sostanza. Al punto 2.10 della Circolare del 21.03.2018, il CSLP si esprime: "... permangono validi le comunicazioni ed i provvedimenti sinora rilasciati dal Servizio Tecnico Centrale in ordine al riconoscimento di appartenenza delle travi tralicciate, già emanati ai sensi del D.M. 14.01.2008, sulla base delle pertinenti Linee Guida. Pertanto, gli operatori economici destinatari degli atti di cui sopra, non dovranno richiedere la riemissione dei relativi atti ai sensi del nuovo D.M. 17.01.2018". In pratica, fino alla pubblicazione della revisione delle Linee Guida, rimangono valide quelle pubblicate in riferimento alle NTC 2008 cui ci riferiremo in questo testo.

Occorre definire in primo luogo (recitano le LG del STC), con riferimento al Capitolo 4.6 delle NTC 2008, sulla base della tipologia strutturale, in quale categoria rientri una specifica struttura reticolare mista.

A tale scopo si individuano tre categorie entro le quali inquadrare ciascuna tipologia strutturale:
a) strutture composte acciaio-calcestruzzo; 
b) strutture in calcestruzzo armato normale o precompresso;
c) strutture non riconducibili ai principi, alle definizioni, ai modelli di calcolo e ai materiali delle due categorie sopra elencate.
Delle tre categorie sopra indicate, le prime due non ricadono nell’ambito di applicazione del citato punto 4.6 delle NTC 2008, in quanto espressamente disciplinate, rispettivamente, dai paragrafi 4.3 e 4.1 delle Norme stesse, come verrà precisato di seguito.
....
Per tutte le predette categorie si individuano due fasi costruttive: una prima fase in cui è resistente la sola parte in acciaio e una seconda fase in cui anche il calcestruzzo di completamento è indurito.”

È evidente quindi che le travi rientranti nelle categorie a) e b), nel rispetto dei paragrafi 4.3 e 4.1 delle NTC, dovranno seguire le prescrizioni rispettivamente: per le strutture composte acciaio-calcestruzzo e per le strutture in c.a./c.a.p. contenute nei suddetti paragrafi. Ma non basta. Le stesse Procedure Ministeriali,infatti, specificano che, per poter considerare una Trave PREM appartenente ad una delle categorie strutturali sopra definite, il singolo produttore della trave in esame deve presentare all'STC una richiesta di attribuzione di categoria strutturale corredando tale richiesta "con apposita relazione descrittiva e di calcolo idonea a dimostrare il rispetto delle caratteristiche e dei requisiti richiesti per la specifica categoria".

Nell'arco di quattro anni, da quando sono state pubblicate le Procedure Ministeriali, vari produttori hanno esperito tale procedura per una delle tre categorie previste ma solo un produttore, la SD, ha esperito la procedura per ben due categorie strutturali: le Travi PREM di categoria a) e le Travi PREM di categoria b) (calcestruzzo armato), come si può averne evidenza dalla sezione Classificazioni del ns sito.

Di seguito rappresentiamo le specificità più caratterizzanti delle Travi PREM di categoria a) e di quelle di categoria b). 

 

 

 

 

 

 

 

CAMPI DI UTILIZZO

La forza delle Travi PREM è di adattarsi in maniera pressochè totale ad ogni ipotesi progettuale, sia geometrica che materica che di categoria strutturale che di azioni (di prima e di seconda fase), ancor più delle travi in c.a. gettate in opera, non essendo condizionate nè da profili normalizzati nè da casseri vincolanti, nè dai materiali utilizzati.

Il contraltare di questa libertà progettuale è che risulta sostanzialmente impossibile redigere dei credibili diagrammi di utilizzo che sarebbero necessariamente o ristretti ad una casistica poco significativa o costituiti da una moltitudine ingestibile (perchè pressochè infinita) di situazioni.

L'unico modo ragionevolmente affidabile di gestirle progettualmente è quindi con un software specifico da applicare al singolo caso.

 

MODELLI DI TRAVI PREM PRODOTTI DA STERCHELEGROUP

Ciascuna morfologia e ciascuna categoria strutturale ha un proprio campo di applicazione ottimale. Nella sezione Vantaggi del ns sito, il Progettista o l'imprenditore potrà "incrociare" le caratteristiche più adatte al proprio progetto o cantiere identificando così il Modello di Trave PREM più adatto e, di questo, potrà trovare tutte le Specifiche Tecniche appropriate cliccando sui link seguenti:

Travi PREM SD_a2): Categoria Strutturale a) e Fondello in Calcestruzzo;

Travi PREM SD_a1): Categoria Strutturale a) e Fondello in Acciaio;

Travi PREM SD_a0): Categoria Strutturale a) e Nessun Fondello;

Travi PREM SD_b2): Categoria Strutturale b) e Fondello in Calcestruzzo;

Travi PREM SD_b0): Categoria Strutturale b) e Nessun Fondello.

 

 

FAQ relative a questa sezione:

Quali Categorie Strutturali di Travi PREM, secondo le Linee Guida del CSLP, Produce StercheleGroup? 

Perché StercheleGroup non produce Travi PREM di categoria c)?

Quali range dimensionali hanno le Travi PREM di StercheleGroup nella geometria complessiva, nelle armature e nel piatto/fondello?

Come si inseriscono progettualmente le Travi PREM di StercheleGroup in una struttura in zona sismica?

 

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