Il contributo delle prove non distruttive nel controllo tecnico delle costruzioni

Agosto, 2014
Editore / Rivista: 
Quine / Il Giornale dell'Ingegnere
Autore: 
Franco Forni, Federico Iemmola - Divisione costruzioni Bureau Veritas Italia


Nell’ambito dell’attività di controllo tecnico nelle costruzioni, un ruolo significativo viene svolto da alcune prove non distruttive effettuate sui materiali impiegati per le strutture. (…) 
Il controllo tecnico nelle costruzioni si sviluppa in Italia prevalentemente in seguito all’entrata in vigore delle norme che hanno imposto (nell’ambito dell’edilizia privata e delle opere pubbliche) la stipula, ad opera ultimata, di una assicurazione decennale postuma. Le compagnie assicurative, analogamente a quanto avviene in molti altri paesi (vedi ad esempio Francia – legge Spinetta) si avvalgono spesso del parere di enti terzi per il rilascio dell’assicurazione. Sono presenti in Italia numerose società atte a fornire tale servizio. L’attività di controllo tecnico svolta da tali enti è orientata prevalentemente a verificare l’assenza di rischi anomali mediante la verifica della correttezza del progetto e della successiva corretta esecuzione.  Il controllo tecnico pertanto parte dall’analisi della progettazione (si consideri che buona parte dei sinistri sono dovuti ad errori progettuali) per poi, successivamente, effettuare i controlli nel corso dell’esecuzione dell’intervento. Gli organismi di controllo, che per lo svolgimento dell’attività di verifica devono essere accreditati ai sensi della norma  UNI CEI EN ISO IEC 17020, effettuano  una serie di verifiche sulla base di un campionamento opportunamente definito. (…)  
Le verifiche in fase di esecuzione vengono per lo più svolte mediante l’ausilio di check list, specifiche per ogni tipologia di verifica ed elemento da sottoporre a controllo.  
La check list relativa ad un elemento strutturale in c.a. prevede, ad esempio, la verifica dei parametri relativi alla geometria (lunghezza, larghezza, altezza, spessore, diametro, etc.), dei parametri relativi alle armature (numero ferri, diametri ferri, valori copriferro, passo staffatura, etc.), dei parametri relativi al c.l.s. fluido (composizione c.l.s., rapporto acqua/cemento, vibratura, etc.) e la verifica delle caratteristiche di resistenza del calcestruzzo indurito.

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